A cura dell’Avv. Adolfo Larussa
Commento alla Sentenza del Tribunale di Catanzaro n. 105/2023
La recente sentenza n. 105/2023 del Tribunale di Catanzaro, resa dal Giudice del lavoro, segna un momento significativo nella giurisprudenza in materia di licenziamenti e tutele emergenziali. Questo pronunciamento è destinato a sollevare discussioni per l’impatto diretto sulla protezione dei dirigenti durante l’emergenza Covid-19, e per le implicazioni più ampie che ne derivano per il mondo del lavoro e per le relazioni industriali.
Il contesto e la questione giuridica
La causa ha visto un DIRIGENTE opporsi al licenziamento intimatogli dal DATORE DI LAVORO, motivato da una riorganizzazione aziendale volta a ridurre i costi. L’opposizione si è concentrata principalmente sulla violazione dell’art. 46 del d.l. n. 18/2020, norma introdotta per arginare gli effetti della pandemia sulla stabilità lavorativa, e sulla possibile applicabilità del blocco dei licenziamenti ai DIRIGENTI.
Il Tribunale di Catanzaro ha preso una posizione chiara, aderendo all’orientamento che estende il blocco dei licenziamenti anche ai dirigenti, ribaltando così una tendenza giurisprudenziale opposta che vedeva i dirigenti esclusi da tali tutele. Il giudice ha evidenziato come la ratio del blocco fosse indirizzata a prevenire ripercussioni economiche e sociali di ampia portata, indipendentemente dalla qualifica dei lavoratori coinvolti.
L’interpretazione del Tribunale
Uno degli elementi centrali della sentenza è il superamento dell’equazione tra il blocco dei licenziamenti e la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali, argomento frequentemente usato per escludere i dirigenti dalla tutela emergenziale. Il giudice del Lavoro ha ritenuto tale interpretazione non convincente, sottolineando che l’esclusione dei dirigenti rappresenterebbe una discriminazione ingiustificata e potenzialmente incostituzionale, in contrasto con gli artt. 3 e 41 della Costituzione.
Le implicazioni della decisione
La sentenza del Tribunale di Catanzaro conferma l’obbligo di reintegra e risarcimento per il DIRIGENTE, fissando un importante precedente per i dirigenti licenziati in periodo emergenziale per ragioni economiche. Con questa decisione, il Tribunale ha non solo garantito la protezione dei lavoratori in posizioni apicali, ma ha anche ribadito che le esigenze di tutela durante crisi straordinarie come la pandemia devono prevalere sulla discrezionalità imprenditoriale.
Conclusione
Questo pronunciamento rappresenta un significativo passo verso un’interpretazione più inclusiva delle norme emergenziali a tutela del lavoro, ampliando il perimetro di protezione anche a figure spesso ritenute estranee a tali garanzie. La decisione del Tribunale ha rappresentato un successo per l’opponente, atteso che si è potuto dimostrare come un’approfondita difesa giuridica possa portare al riconoscimento di diritti che vanno al di là delle interpretazioni tradizionali. La decisione apre la strada a un dibattito giuridico più approfondito sull’applicazione delle tutele emergenziali ai dirigenti e sul bilanciamento tra libertà imprenditoriale e salvaguardia del lavoro.